Come riportato da ANSA, il governo argentino guidato da Javier Milei intende eliminare il femminicidio dal codice penale, sostenendo che questa norma crei disuguaglianze e privilegi. Per analizzare questa controversa proposta con lo sguardo caustico che merita, abbiamo intervistato Jonathan Swift (1667-1745), maestro indiscusso della satira politica e sociale. La sua capacità di smascherare le assurdità del potere attraverso l’ironia tagliente, come dimostrato nella sua ‘Modesta Proposta’ e in ‘I viaggi di Gulliver’, lo rende il candidato ideale per commentare questa decisione politica che solleva questioni profonde su uguaglianza, giustizia e diritti.
THE IMPOSSIBLE REVIEW: Decano Swift, cosa pensa della proposta del presidente argentino Milei di eliminare il femminicidio dal codice penale in nome dell’uguaglianza?
SWIFT: Ah, mio caro intervistatore, trovo la proposta del vostro presidente argentino assolutamente illuminante! Perché fermarsi al femminicidio? Suggerirei di eliminare completamente dal codice penale qualsiasi riferimento al genere, all’età, alle circostanze aggravanti. Dopotutto, come sostiene saggiamente il vostro illuminato leader, ‘nessuna vita vale più di un’altra’. Propongo quindi di trattare allo stesso modo l’omicidio di un neonato e quello di un vecchio, quello di un giudice nell’esercizio delle sue funzioni e quello di un comune cittadino. Non è forse questa la vera uguaglianza?
THE IMPOSSIBLE REVIEW: Ma non crede che ci siano circostanze specifiche che richiedono tutele particolari?
SWIFT: Oh, assolutamente no! Sarebbe come suggerire che esistano differenze strutturali nella società, che alcuni gruppi possano essere più vulnerabili di altri. Che idea antiquata! Seguendo la logica del vostro ministro della Giustizia, dovremmo anche eliminare le leggi che proteggono i minori: dopotutto, perché la vita di un bambino dovrebbe valere più di quella di un adulto? E perché mai dovremmo avere leggi specifiche contro i crimini d’odio? Non è forse ogni crimine ugualmente odioso?
THE IMPOSSIBLE REVIEW: Cosa pensa dell’argomento secondo cui il femminicidio creerebbe ‘privilegi’?
SWIFT: È un’osservazione brillante! Infatti, seguendo questo ragionamento cristallino, potremmo dire che le leggi contro la discriminazione razziale creano privilegi per le minoranze etniche, o che le norme sulla sicurezza sul lavoro privilegiano ingiustamente i lavoratori rispetto ai datori di lavoro. Per non parlare delle leggi sull’accessibilità per i disabili: non sono forse un’inaccettabile discriminazione verso i normodotati? La logica è impeccabile quanto quella che usai quando proposi di risolvere la carestia irlandese mangiando i bambini dei poveri.
THE IMPOSSIBLE REVIEW: Come risponderebbe a chi sostiene che il femminicidio sia un fenomeno sociale specifico che richiede strumenti giuridici dedicati?
SWIFT: Sciocchezze! Come potrebbero esistere fenomeni sociali specifici? Prossimamente suggerirò anche di eliminare le statistiche di genere: se non le misuriamo, le disuguaglianze semplicemente scompariranno! È lo stesso principio per cui se chiudiamo gli occhi, il mondo smette di esistere. Una soluzione elegante, non trova? Del resto, come scrissi nei miei ‘Viaggi di Gulliver’, a Laputa gli scienziati cercavano di estrarre raggi di sole dai cetrioli – un’impresa non meno razionale di questa.
THE IMPOSSIBLE REVIEW: Quali potrebbero essere le conseguenze di questa riforma?
SWIFT: Oh, saranno certamente tutte positive! Immagino che, una volta eliminato il concetto giuridico di femminicidio, la violenza di genere svanirà come per magia, proprio come la povertà scompare se smettiamo di definirla tale. È la stessa logica per cui se eliminiamo i termometri, la febbre non esiste più. Geniale, non trova? Mi ricorda quando a Lagado tentavano di costruire case partendo dal tetto: un approccio ugualmente pragmatico e razionale.
THE IMPOSSIBLE REVIEW: Ha qualche consiglio finale per il governo argentino?
SWIFT: Suggerirei di spingersi oltre: perché non eliminare completamente il concetto di ‘crimine’? Dopotutto, definire alcuni atti come criminali non è forse una forma di discriminazione verso chi li commette? E già che ci siamo, potremmo abolire anche la povertà semplicemente smettendo di misurare il reddito. Vedete, la bellezza di questo approccio è la sua semplicità: se ignoriamo un problema, esso cessa di esistere. È la stessa logica che uso quando chiudo gli occhi durante un temporale: il lampo non mi può colpire se non lo vedo, giusto?
Glossario dei Concetti Chiave
- Satira: Forma di critica che usa l’ironia e il sarcasmo per evidenziare i vizi e le follie della società
- Femminicidio: Omicidio di una donna per motivi di genere
- Riduzione all’assurdo: Tecnica argomentativa che dimostra la falsità di una tesi portandone all’estremo le conseguenze
- Ironia swiftiana: Forma particolarmente caustica di satira che usa proposte apparentemente ragionevoli per evidenziare l’assurdità di determinate posizioni
- Falsa equivalenza: Errore logico che consiste nel presentare come equivalenti situazioni fondamentalmente diverse
Riferimenti Bibliografici
- Swift, J. (1729). A Modest Proposal for Preventing the Children of Poor People from Being a Burthen to Their Parents or Country.
- Swift, J. (1726). Gulliver’s Travels.
- Swift, J. (1704). A Tale of a Tub.
- Swift, J. (1738). A Complete Collection of Genteel and Ingenious Conversation.
- Rawson, C. (2014). Jonathan Swift: A Critical Study.