4 Gennaio 2025
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Nacque oggi l’impossibile

Apertura 01

C’è qualcosa di paradossale nel nostro tempo: non siamo mai stati così connessi e allo stesso tempo così soli. Mai così ricchi di informazioni e così affamati di saggezza. Mai così veloci nel comunicare e così lenti nel comprenderci davvero. È in questo scenario di magnifici contrasti che nasce The Impossible Review, un esperimento un po’ folle e un po’ saggio. Immaginate di avere accesso a una macchina del tempo editoriale, un dispositivo che permette di invitare a cena le menti più brillanti della storia per chiacchierare dei nostri guai quotidiani. Non sarebbe meraviglioso?

Ecco, noi abbiamo deciso di provarci. Non per nostalgia dei tempi andati, ma perché crediamo che la solitudine del pensiero contemporaneo possa essere alleviata da un po’ di buona compagnia. Anche se impossibile. Soprattutto se impossibile.

Nelle nostre pagine, Platone potrebbe ritrovarsi a commentare TikTok (e chissà che non lo trovi più interessante della scrittura, suo antico cruccio). Virginia Woolf potrebbe esplorare Instagram e le sue storie, forse trovandovi un nuovo tipo di “stanza tutta per sé”. Marshall McLuhan potrebbe aiutarci a capire perché passiamo ore a guardare video di gattini, e magari spiegarci che va benissimo così.

Il nostro non è un esercizio di accademia polverosa. È più simile a un gioco di società impertinente, dove le regole sono semplici: prendere sul serio le idee senza prendersi troppo sul serio. Ogni articolo sarà un viaggio nel pensiero di questi autori, un tentativo di immaginare come le loro idee potrebbero illuminare il presente. Non pretenderemo di sapere cosa avrebbero detto, ma esploreremo liberamente le possibili connessioni tra il loro pensiero e le nostre domande.

E che domande! Come affronterebbe Hannah Arendt i dibattiti sui social media? Cosa penserebbe Gramsci del lavoro da remoto? Come interpreterebbe Simone de Beauvoir i gender reveal party? Sono domande serie poste con il sorriso sulle labbra, perché crediamo che il pensiero profondo non debba necessariamente essere pesante.

The Impossible Review vuole essere un salotto intellettuale dove il tempo è relativo e le barriere tra epoche sono permeabili. Un luogo dove Marx e Keynes possono discutere di criptovalute davanti a un caffè virtuale, dove Baudelaire può recensire l’ultimo album dei Radiohead, dove Aristotele può scoprire che forse la felicità non era poi così diversa ai suoi tempi.

In un’epoca in cui spesso ci sentiamo soli davanti alle grandi domande del presente, abbiamo deciso di cercare compagnia nel passato. Non per trovare risposte definitive, ma per arricchire la conversazione con voci che, proprio per la loro distanza temporale, potrebbero aiutarci a vedere le cose da prospettive inaspettate.

Non ci resta che lanciare l’invito a unirvi a questa conversazione impossibile. Perché in fondo, come diceva qualcuno (o magari lo dirà?), l’impossibile è solo ciò che non abbiamo ancora osato immaginare insieme.

Gian Mauro Zumbo, anacronista.

Gian Mauro Zumbo

Gian Mauro Zumbo

Imprenditore seriale a cavallo tra trasformazione digitale, impatto sociale e turismo sostenibile, ho trasformato la mia cronica curiosità in professione. Tra un progetto e l'altro, mi sono lasciato catturare da una domanda: cosa direbbero i grandi del passato delle nostre sfide? È nato così un esperimento editoriale che usa l'impossibile come strumento d'indagine, mescolando ispirazione e immaginazione per creare ponti inaspettati tra epoche e saperi.

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