14 Febbraio 2025
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Quando l’indagato sanziona il giudice: una proposta per la giustizia internazionale

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Come riportato da Internazionale, il presidente Trump ha imposto sanzioni alla Corte penale internazionale, vietando l’ingresso negli USA ai suoi funzionari e congelando i loro beni, in risposta alle indagini sui presunti crimini di guerra in Afghanistan e Gaza. Da sempre attento osservatore della politica americana e critico implacabile delle sue contraddizioni, Mark Twain ci ha inviato questo commento dall’aldilà, ricordandoci che contro il potere dell’umorismo, anche il potere della forza deve arrendersi.

Mi hanno chiesto di commentare le ultimissime notizie da Washington riguardo queste sanzioni alla Corte penale internazionale. Ora, ho visto molte cose strane nei miei viaggi, ma questa potrebbe battere persino quella volta in cui incontrai un banchiere onesto a Wall Street – un evento così raro che dovetti annotarlo nel mio diario.

Ho letto che il nostro attuale presidente ha deciso di punire alcuni giudici d’oltremare perché hanno osato pensare di poterlo giudicare. Vedete, questi giudici dell’Aia hanno una regola piuttosto semplice: se succede qualcosa di terribile in un paese che ha accettato la loro autorità, possono indagare – non importa da dove venga chi l’ha fatto. E l’Afghanistan e lo Stato di Palestina hanno detto… se qualcuno commette crimini qui, questi giudici possono occuparsene.

Mi ricorda i tempi del Mississippi, quando qualche gentiluomo di New Orleans pensava di poter fare il diavolo a quattro a St. Louis solo perché non era del Missouri. Lo sceriffo locale aveva una visione diversa della faccenda, e devo dire che il suo ragionamento era convincente quanto la sua pistola. Ma ora a Washington sembrano pensare che se non riconosci lo sceriffo, questo non possa arrestarti nemmeno se ti becca con le mani nel sacco nel suo territorio.

Vedete, c’è questa Corte all’Aia – un posto che la maggior parte degli americani non saprebbe trovare su una mappa nemmeno se gli dessero tre tentativi e una bussola – che ha la strana idea che anche le grandi potenze debbano rispondere delle proprie azioni. Un concetto rivoluzionario, lo ammetto, quasi quanto suggerire che i politici dovrebbero dire la verità.

L’idea è semplice: se commetti crimini di guerra, dovresti essere processato. Ma Washington ha una visione più… diciamo, creativa della giustizia. È come quel mio vecchio amico del Mississippi che giocava a poker: le regole valgono per tutti tranne che per lui, perché lui possiede il saloon.

Così, quando questi giudici hanno avuto la sfacciataggine di investigare su possibili crimini in Afghanistan e Gaza, la risposta è stata brillante nella sua assurdità: non potete indagare su di noi o i nostri alleati, e se ci provate, vi impediamo di entrare nel nostro paese e vi congeleremo i conti in banca! È un po’ come se Al Capone avesse emesso un’ordinanza per vietare l’ingresso a Chicago agli agenti federali. Oh aspettate, forse ho dato a qualcuno una nuova idea.

Qualcuno dirà che sto semplificando una questione complessa di diritto internazionale. Beh, ho scoperto che quando qualcosa viene definito “complesso”, di solito è perché qualcuno sta cercando di nascondere qualcosa di vergognosamente semplice. Come quando mia zia Polly diceva che la sua ricetta segreta era complessa, quando in realtà aggiungeva solo più burro di chiunque altro osasse ammettere.

Ho sentito poi che alcuni diplomatici hanno definito questa mossa “un necessario atto di protezione della sovranità nazionale”. È come quando Tom Sawyer definiva il suo evitare di andare a scuola “un necessario atto di protezione dell’indipendenza intellettuale” (sì lo so, non l’ha detto, ma é importante?!?). La differenza è che Tom aveva solo dodici anni, e almeno lui sapeva di star raccontando una bugia.

Glossario

  • Corte penale internazionale (CPI): Tribunale internazionale permanente con sede all’Aia, istituito per giudicare individui accusati di crimini contro l’umanità, genocidio e crimini di guerra
  • Giurisdizione della CPI: La giurisdizione della Corte si esercita nel caso di crimini commessi sul territorio di uno Stato parte o da un cittadino di uno Stato parte. Ne consegue che anche i crimini commessi sul territorio di uno Stato parte, da parte di un cittadino di uno Stato non parte, rientrano nella giurisdizione della Corte.
  • Ordine esecutivo: Direttiva emessa dal presidente degli Stati Uniti nell’esercizio dei suoi poteri esecutivi
  • Sanzioni: Misure punitive di natura economica, diplomatica o legale imposte a stati, organizzazioni o individui

Riferimenti Bibliografici

  • Twain, M. (1889). A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court – Per il suo approccio satirico alle istituzioni di potere
  • Twain, M. (1901). To the Person Sitting in Darkness – Per la sua critica all’imperialismo americano
  • Twain, M. (1905). King Leopold’s Soliloquy – Per la sua analisi delle ipocrisie internazionali
Mark Twain

Mark Twain

Scrittore e umorista, Mark Twain (1835-1910) ha rivoluzionato la letteratura americana trasformando il vernacolare del fiume Mississippi in arte letteraria. La sua prosa, che fonde satira sociale, realismo regionale e humor sagace, ha dato voce alle contraddizioni dell'America post-Guerra Civile, offrendo un modello di scrittura che combina critica sociale e intrattenimento popolare, anticipando l'uso dell'ironia come strumento di denuncia nell'era della comunicazione di massa.

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